Con un verdetto della Cassazione, dopo 20 anni e’ stato riconosciuto il diritto al risarcimento per danni alla salute ad un medico veneziano che a seguito dell’assunzione del Lipobay, un medicinale anticolesterolo, aveva sviluppato seri problemi alla respirazione ed ai muscoli. Dalla Ctu e’ emersa “l’esistenza nella specie della difettosità del farmaco al momento della relativa commercializzazione a cagione del principio attivo (cerivastatina) in esso contenuto” inoltre, il ritiro dal commercio del farmaco nel 2001, secondo la Corte Suprema evidenzia “la violazione del principio di precauzione anteriormente all’immissione in commercio”. La Cassazione si e’ inoltre espressa sul contenuto del bugiardino, sancendo che non puo’ consistere “in una mera avvertenza generica circa la non sicurezza del prodotto” ma deve consentire al consumatore “di poter effettuare una corretta valutazione (in considerazione delle peculiari condizioni personali, della particolarità e gravità della patologia nonchè del tipo di rimedi esistenti) dei rischi e dei benefici”.